Davide contro Golia: quando i PDV di prossimità battono la GDO
Quanti di noi si sono domandati quale sarà il futuro dei piccoli negozi, prevedendo fallimenti dopo fallimenti? Molti, credo.
Eppure, è da alcuni giorni (oggi è il 19 aprile) che il mio account Instagram è letteralmente inondato di post proprio di piccoli punti di vendita che propongono il servizio a domicilio per gli ordini effettuati tramite telefono o WhatsApp. Alcuni hanno addirittura aperto in fretta e furia un sito internet, altri hanno deciso di proporre i propri prodotti su Amazon.
La maggior parte di questi post sponsorizzati (non sono account che seguo personalmente) provengono da negozi di alimentari. Ma non solo. La Libreria Antiquaria il Cartiglio di Torino offre la valutazione e l’acquisto tramite foto di libri e stampe antiche.
Erbolario di Lodi, proprio una delle zone più colpite dal Covid-19, ha deciso di riaprire il suo e-commerce, “grazie al lavoro di pochissime persone impegnate nel confezionamento e nella spedizione degli ordini online” garantendo “misure di sicurezza sul luogo di lavoro ancora più alte e scrupolose” di prima della pandemia.
Bixby Roasting Co. di Los Angeles pubblicizza il suo coffee bus (un camioncino molto carino dove bere il caffè) assicurando “socially distanced seating”.
L’azienda agricola Donna Gnora ha iniziato da dieci anni le consegne a domicilio lungo i canali veneziani, ma con l’emergenza coronavirus il loro lavoro è raddoppiato, alle due barche che avevano ne hanno aggiunte altre due, e i clienti aumentano senza sosta. “È come ai tempi dei vecchi frutariol”, dice Federico Mantovan, titolare dell’azienda, “quando passavano con il carico di verdure nei canali, e le persone calavano cestello e soldi per comprarle”.
Non manca, poi, il post che ricorda la radiologia a domicilio offerta da C.I.B.O. a Milano e quello di GiavAuto per la revisione dell’auto e il cambio degli pneumatici a domicilio (non scordiamoci che tra poco bisogna sostituire le gomme invernali, anche se la scadenza è stata prorogata). Ci sono, inoltre, anche i prodotti farmaceutici, i fiori e una pletora infinita di gelatai, ristoranti, pasticcerie, pizzerie…
Quando si pattina su ghiaccio sottile, la salvezza sta nella velocità. (Ralph Waldo Emerson)
Infine, possiamo chiederci come la Grande Distribuzione Organizzata stia affrontando la situazione. Quei supermercati già forniti di un sito di vendite online non sono riusciti a far fronte al picco di domanda di questo momento, mancando la tecnologia e le infrastrutture, e le consegne avvengono in media circa dopo sette giorni dall’effettuazione dell’ordine. Per quanto riguarda i loro punti di vendita fisici, l’impressione è che, a parte una maggiore disinfettazione e la presenza di personale di vendita munito di mascherine e guanti (peraltro obbligatori in Lombardia anche per i cittadini), non abbiano fatto altro che spostare le code dall’interno del negozio all’esterno, dove i clienti, debitamente distanziati, aspettano più pazientemente del solito, grazie anche al bel tempo di questo periodo. Speriamo non cambino le previsioni meteorologiche!
Tutto ciò mi fa pensare alla facilità di manovra di tante piccole barche a vela rispetto a una portaerei. I piccoli negozi di prossimità riescono a cambiare rotta più velocemente rispetto a una catena di supermercati e accontentano i loro clienti, dotandosi in poco tempo di un sito web o della possibilità di ordinare con consegna a domicilio. Con ciò non vogliamo dire che essi saranno mai in grado di far concorrenza alla GDO ma che agilità, leggerezza, creatività e flessibilità sono la chiave di soluzione in un momento di crisi come quello attuale.
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